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Bonus e incentivi 2024, ecco le agevolazioni previste

Pubblicato il  15 gennaio 2024

Anno nuovo, vita nuova. Questo antico modo di dire, secondo cui per ricominciare veramente è necessario lasciare indietro tutto ciò che non funziona più, vale oggi anche per tutti quei bonus statali legati all’elettrificazione e all’efficientamento energetico di cui si è tanto parlato nel 2023 e che con l’inizio del nuovo anno sono stati modificati, integrati e (in alcuni casi) cancellati.

Parliamo ad esempio del Superbonus, sceso al 70% nel corso di questo 2024 ma con altre ulteriori modifiche negli anni successivi. Oppure del Bonus Mobili, ancora in vigore ma con alcune differenze, e anche dell’Ecobonus e delle agevolazioni legate alla mobilità elettrica e alle infrastrutture di ricarica.

Ripercorriamo allora tutte le novità del 2024 e i bonus che ci accompagneranno nel corso di questo nuovo anno.

 

Illustrazione incentivi bonus 2024

Superbonus 2024

La Legge di Bilancio appena approvata dal Parlamento non apporta alcuna modifica a questa agevolazione di cui si è discusso a lungo negli ultimi mesi. Nel 2024 la detrazione scende ufficialmente al 70%, mentre calerà ancora al 65% nel 2025 per poi scomparire definitivamente nel 2026. Tuttavia, con il decreto-legge n. 212 del 29 dicembre 2023, sono state introdotte alcune novità, in particolare:

  • le detrazioni spettanti per gli interventi rientranti nel Superbonus per i quali è stata esercitata l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito sulla base di stati di avanzamento dei lavori effettuati fino al 31 dicembre 2023, non sono oggetto di recupero in caso di mancata ultimazione degli interventi, limitatamente all’importo corrispondente alla detrazione riferibile alla quota dell’intervento effettuato entro il 31 dicembre 2023. Non si provvede al recupero anche nel caso in cui, a causa della mancata ultimazione degli interventi, non sia stato realizzato il miglioramento delle due classi energetiche prescritto.
  • si prevede, inoltre, l’erogazione di un contributo, in relazione agli interventi effettuati da condomini, da persone fisiche su singole unità immobiliari all'interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, a favore dei soggetti che sostengono le spese dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. È però necessario che entro la data del 31 dicembre 2023 sia stato raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento e che i beneficiari abbiano un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.

 

Bonus barriere architettoniche

Con il decreto-legge n. 212 del 29 dicembre 2023, sono state inoltre apportate anche importanti modifiche riguardo al bonus del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
In particolare, viene stabilito che per le spese sostenute a decorrere dall’entrata in vigore del decreto-legge l’agevolazione si restringe ai soli interventi aventi per oggetto “scale, rampe, ascensori, servo-scala e piattaforme elevatrici”. Escono così dall’ambito di applicazione le spese per interventi di eliminazione di barriere architettoniche aventi per oggetto, tra gli altri, infissi, pavimenti, servizi igienici, nonché gli interventi di automazione degli impianti.

 

Ecobonus 2024

Se il Superbonus a breve verrà mandato in pensione, nel corso del 2024 rimarrà invece centrale l’Ecobonus per i lavori di efficientamento energetico. Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, mentre per altri sarà nella misura del 50%. In questa seconda categoria rientrano:

  • L'acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi
  • L’acquisto e posa in opera di schermature solari
  • L’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (spetta, invece, la maggiore detrazione del 65% se le caldaie, oltre a essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti).

Per quanto riguarda gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali (o che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio), sono previste regole e misure diverse.
Come riportato dall’Agenzia delle Entrate, quando si conseguono determinati indici di prestazione energetica si può usufruire di detrazioni più elevate (al 70% o al 75%), da calcolare su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta, pari all’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, oppure fino all’85% se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori. In questi casi, il beneficio deve essere calcolato su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

 

Bonus mobili

Il Bonus Mobili è stato confermato anche per il 2024, ma con una novità importante. Se nel corso dell’anno scorso il tetto massimo di spesa era di 8.000 euro, nel 2024 saranno previsti al massimo 5.000 euro: questo significa che la detrazione massima ottenibile scenderà da 4.000 a 2.500 euro, visto che il Bonus Mobili prevede una detrazione dell’Irpef pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

 

Bonus auto elettriche/ibride e colonnine di ricarica

È previsto entro febbraio il via libera del decreto relativo agli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti. Ad oggi sembra che verranno stanziati complessivamente 930 milioni di euro, con l’obiettivo di incentivare l’acquisto di auto e motocicli elettrici, ibridi e comunque meno inquinanti. Ancora non si conosce l’importo esatto dei contributi, ma sembra confermato il fatto che l’incentivo sarà strutturato in fasce, facendo distinzione tra presenza o meno di un veicolo da rottamare:

  • La prima fascia potrebbe riguardare ad esempio gli autoveicoli M1 (quindi destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere) a trazione 100% elettrica (emissioni comprese tra 0 e 20 g/km). Senza rottamazione l’incentivo sarà quello base, ma salirà progressivamente in caso di rottamazione di un veicolo Euro 4, Euro 3 oppure nella fascia Euro 0, 1 e 2.
  • La seconda fascia di incentivi riguarderebbe gli autoveicoli M1 almeno Euro 6 con motorizzazione ibrida plug-in (emissioni comprese tra 21 e 60 g/km). Anche in questo caso, senza rottamazione l’incentivo sarà quello più basso, ma salirà in caso di rottamazione di veicoli inquinanti.

Confermato per il 2024 anche il cosiddetto “Bonus Colonnine”, ovvero un contributo dell’80% sulle spese sostenute per l’acquisto e la posa di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. In questo caso l’agevolazione prevede un contributo massimo di 1.500 euro per l’installazione domestica e fino a 8.000 euro se l’installazione di colonnine viene eseguita nelle parti comuni degli edifici condominiali.