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L'auto elettrica conviene o è meglio aspettare?

10 argomenti (e miti da sfatare) per scegliere bene

Pubblicato il 9 novembre 2023

L'evoluzione del settore automobilistico negli ultimi anni è stata guidata da una sempre crescente attenzione verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni inquinanti. In questo contesto, l'auto elettrica ha assunto un ruolo di primo piano, con numerose case automobilistiche che stanno investendo massicciamente nella produzione di veicoli a emissioni zero. Tra gennaio e settembre 2023 in Unione Europea sono state immatricolate 1.112.192 nuove auto elettriche, dato in crescita del 55,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Quello delle auto elettriche è il settore che cresce più velocemente nel continente europeo, seguito dalle ibride elettriche (full e mild hybrid), in crescita del 28,8%. Pur con numeri e percentuali diverse, la tendenza è analoga anche in Italia con le full electric che, nello stesso periodo, si prendono la palma della maggior crescita segnando un + 27,6% (Statistiche UNRAE su dati ACEA). 

auto elettrica

Nonostante questo, sono ancora diverse le perplessità che ruotano attorno all’auto elettrica, spesso basate su falsi miti che, per quanto radicati, si rivelano meno fondati di quello che sembrano.
Proviamo quindi a fare chiarezza, analizzando alcuni argomenti con i quali non possiamo fare a meno di confrontarci nel momento in cui dobbiamo decidere se acquistare o no un’auto elettrica:
 

  1. AUTONOMIA. Una delle ragioni che alcune persone oppongono all’acquisto di un’auto elettrica riguarda la presunta, limitata autonomia di questo tipo di veicoli. Tuttavia le cose non stanno esattamente così. Le autonomie dei veicoli elettrici sono in continua crescita perché seguono l’evoluzione tecnologica delle batterie. L’autonomia di un’auto elettrica varia in base alla destinazione d’uso: può infatti andare dai 160 km di una piccola citycar fino ai 700 km per veicoli di gamma elevata. In altre parole, con una batteria da 50 kWh si possono percorrere tra i 250 e i 300 chilometri, range che può salire di molto con batterie da 75 o 100 kWh. Si tratta quindi di autonomie perfette per gestire gli spostamenti urbani e più che sufficienti anche per organizzare viaggi di media o lunga percorrenza.

  2. INFRASTRUTTURE DI RICARICA. Un altro punto nodale riguarda il numero di infrastrutture di ricarica disponibili nel nostro paese e i tempi necessari per fare rifornimento. Spesso si ha l’impressione che i punti di ricarica siano pochi, forse perché la loro presenza è meno invasiva dei tradizionali distributori di carburante. Eppure i numeri smentiscono questa sensazione. Al 30 settembre 2023 i punti ricarica a uso pubblico installati su tutto il territorio nazionale erano 47.228 (Rapporto trimestrale Motus-E), dato in costante crescita. Alla stessa data circolavano in Italia 214.363 veicoli elettrici, il che significa che ogni infrastruttura di ricarica gestisce solo 4,5 auto.

  3. TEMPI DI RICARICA. Un appunto che viene frequentemente sollevato nei confronti delle auto elettriche è quello relativo ai tempi di ricarica, superiori al tempo necessario a un auto termica per rifornirsi di carburante. Se questo dato è vero, è altrettanto evidente che anche in questo ambito le cose stanno cambiando molto velocemente. Già oggi una vettura con batteria da 25kWh si ricarica completamente in un tempo variabile tra 30 minuti e 2 ore, a seconda della potenza della stazione di ricarica. Le nuove stazioni ultrafast, sempre più presenti, soprattutto lungo la rete autostradale, funzionano a corrente continua e consentono di ricaricare fino all’80% in meno di 30 minuti anche le capienti batterie di veicoli elettrici di alta gamma. In generale, comunque, il tempo di ricarica è dato dalla capacità di erogazione della colonnina e dalla tensione di esercizio delle batterie installate sui veicoli. Ad esempio le batterie che lavorano a 800 volt, installate sui nuovi modelli elettrici alti di gamma, consentono potenze di ricarica più elevate e quindi tempi di ricarica più veloci.

  4. CAMBIO DI PARADIGMA. Per un’auto elettrica il tempo di ricarica è importante, ma non decisivo. Passando all’elettrico cambia il modo di approcciarsi al rifornimento e al concetto stesso di viaggio. Non solo perché i veicoli elettrici possono essere ricaricati attraverso le colonnine domestiche, ad esempio durante la notte, eliminando così la necessità del rifornimento durante la marcia. Le nuove stazioni ultrafast rendono possibile affrontare anche viaggi molto lunghi, sapendo che la propria vettura può essere ricaricata fino all’80% della sua capacità nel tempo necessario a consumare un pasto veloce in area di servizio. Infatti, un altro mito da sfatare riguarda la percentuale di ricarica. Con le auto elettriche non c’è necessità di fare il pieno di energia in una volta sola, ma, grazie alla sempre maggiore diffusione delle infrastrutture, l’auto può essere anche ricaricata un po’ alla volta mentre svolgiamo attività quotidiane come andare al lavoro, in palestra o a fare la spesa.

  5. PERFORMANCE. Chiunque abbia provato un’auto elettrica ne ha potuto apprezzare le prestazioni e il comfort di guida. A parità di potenza e nonostante il peso più elevato dato dalle batterie, un’auto elettrica risulta più scattante e piacevole alla guida rispetto a una termica, grazie a una coppia elevata fin dai bassi regimi. Il comfort per i passeggeri è amplificato dalla bassa rumorosità, cosa che si traduce anche nell’abbattimento dell’inquinamento acustico, soprattutto nelle aree urbane. Un motore elettrico è anche molto più efficiente di un motore termico, con valori che si attestano tra 80 e 90% contro il 30% di un propulsore a benzina e circa il 40% di un diesel.

  6. SOSTENIBILITÀ. Uno dei principali motivi per cui l'auto elettrica conviene è la riduzione delle emissioni inquinanti. Le auto elettriche non emettono CO2 direttamente e possono contribuire significativamente a migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città. Non solo, perché la situazione resta favorevole anche considerando l’intero ciclo di vita, durante il quale, secondo dati diffusi da Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale), le auto elettriche emettono in media il 69% in meno di  CO2 in atmosfera rispetto ad una vettura a gasolio, 75 grammi di CO2 equivalente per km contro i 250 g di  CO2 di una vettura diesel. Altro aspetto da considerare è che le auto elettriche sono sempre più spesso alimentate con energia da fonti rinnovabili, cosa che diminuisce ulteriormente il loro impatto ambientale. Infine, le preoccupazioni sullo smaltimento delle batterie con prestazioni decadute trovano risposta nell’evoluzione tecnologica, che oggi permette di recuperarle, riciclarle e riutilizzarle ad esempio per creare unità di stoccaggio energetico per impianti fotovoltaici. 

  7. GARANZIA E MANUTENZIONE. Un timore diffuso riguarda l’affidabilità delle auto elettriche nel medio lungo periodo. Se è vero che la base statistica per questo tipo di veicoli è inferiore alle auto dotate di motori termici, le garanzie offerte dalle case costruttrici fanno dormire sonni tranquilli. Molte automobili elettriche, infatti, vengono vendute con garanzie di 7/8 anni sia sul motore che sulle batterie (spesso estese a 10/12 anni), condizione abbastanza rara tra le vetture termiche. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, un’auto elettrica richiede costi nettamente più bassi rispetto a una vettura a motore termico.

  8. COSTI. L’acquisto di un’auto elettrica a batteria (BEV) è ancora più costoso rispetto a un veicolo a combustione interna, ma la forbice è destinata a richiudersi nel prossimo futuro. Tuttavia già oggi, se consideriamo il Costo Totale di Possesso (Total Cost of Ownership, TCO), che comprende voci di spesa come carburante, assicurazione, bollo, manutenzione e altri costi come i parcheggi urbani, la scelta pende a favore dell’elettrico che, a parità di percorrenza, garantisce un risparmio annuale di circa 1000€ rispetto a un veicolo a benzina. Se parliamo di consumi, il dato dipende da diversi fattori, come tipo di percorso, velocità, stile di guida. Tuttavia il consumo medio di un’auto elettrica è di circa 13,5kWh ogni 100 km. I costi dell’energia variano in base ad alcuni parametri, tra cui la potenza dell’impianto di ricarica. Attualmente, nelle colonnine pubbliche si attestano mediamente nella forbice compresa tra 0,40 e 0,80 €/kWh, ma i diversi gestori offrono pacchetti e abbonamenti, cosa che permette di ridurre notevolmente i costi. Discorso diverso per le colonnine domestiche che offrono ricariche overnight a costi inferiori a seconda dell’operatore, ma possono anche azzerarsi nel caso l’energia sia autoprodotta, ad esempio tramite pannelli fotovoltaici.

  9. SICUREZZA. Secondo l’opinione comune, le auto elettriche sarebbero esposte a maggiori rischi di sicurezza rispetto ai veicoli tradizionali, in particolare modo per quanto riguarda il rischio incendi. Anche in questo caso si tratta di un’affermazione fuorviante. I veicoli elettrici presentano lo stesso fattorie di rischio di quelli termici e la presenza della batteria al litio non rende i mezzi elettrici più facilmente incendiabili. Sembra scontato, ma vale la pena sottolineare che tutti i veicoli, prima di ottenere l’omologazione, sono sottoposti a rigidi test di sicurezza.

  10. AGEVOLAZIONI E INCENTIVI. Oltre agli incentivi all’acquisto quale l’Ecobonus (nel 2023 da 3 a 5 mila euro), tra le agevolazioni previste per i possessori di veicoli elettrici è da segnalare il cosiddetto “Bonus colonnine”, destinato a persone fisiche residenti in Italia e condomini con l’obiettivo di incentivare l’acquisto e la posa di infrastrutture di ricarica. Nel dettaglio, il contributo sarà pari all’80% della spesa per acquisto e posa, con un limite massimo di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione in aree comuni degli edifici condominiali. La domanda per questo incentivo può essere presentata fino alle ore 12 del 23 novembre 2023, utilizzando la piattaforma online dedicata. Infine, oltre ai bonus statali sono da ricordare anche altri benefici legati ai veicoli elettrici, come ad esempio l’esenzione o la riduzione dell’imposta di possesso (bollo auto), la cui durata varia da regione a regione può anche essere permanente, la riduzione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (in alcune province), l’accesso a ZTL e l’esenzione dal parcheggio a pagamento in alcune città. 

 

In conclusione, l'auto elettrica conviene già oggi per molte ragioni, dalle evidenti considerazioni ambientali al risparmio sui costi operativi e agli incentivi governativi. Molti dei miti che circondano l'auto elettrica stanno rapidamente svanendo grazie ai progressi tecnologici e alle infrastrutture in crescita, per cui non c’è ragione di attendere ulteriormente: il momento per acquistare un’auto elettrica è adesso.