Allargando la visuale dell’obiettivo agli ultimi 4 anni si fotografa in modo più evidente come anche in Italia si sia intrapresa con decisione la strada che porta verso una mobilità più sostenibile. Infatti, se nel 2019 erano state immatricolate circa 1,5 milioni di auto alimentate a benzina e diesel (su un totale di circa 1,8 milioni di nuovi veicoli), nel 2023 la categoria delle auto dotate di motori a combustione interna convenzionali ha registrato meno di 800 mila immatricolazioni, anche grazie alla sempre maggior diffusione dei veicoli ibridi.
Un percorso virtuoso, pur segnato da qualche intoppo, che viene sostenuto dal potenziamento della rete delle infrastrutture di ricarica e dal meccanismo di bonus e incentivi destinati alle auto elettriche.
Ricaricare le auto elettriche è sempre più facile, anche in autostrada
I punti di ricarica di auto elettriche totali presenti in Italia a settembre 2023 erano 47.228, in crescita del 44,1% rispetto ai 32.776 del settembre 2022. La maggior parte di questi eroga potenze comprese tra 7 e 43 kW e sono raggruppati in 26.029 stazioni di ricarica dedicate distribuite in 17.154 location lungo tutta la penisola. Le regioni coi numeri più alti sono Lombardia, Piemonte e Lazio, mentre quelle che hanno più terreno da recuperare sono Valle d’Aosta, Umbria, Molise, Basilicata e Calabria.
Anche trovare una colonnina di ricarica in autostrada è sempre più facile. A settembre 2023 erano presenti lungo la rete autostradale 851 punti di ricarica contro i 301 dell’anno precedente, di cui 677 a ricarica ultraveloce (DC): in pratica 9,2 punti di ricarica ultraveloce ogni 100 km di autostrada.
Bonus e incentivi per la mobilità elettrica: le novità del 2024
Sul fronte degli incentivi statali legati alla mobilità elettrica, il 2024 promette di essere l’anno della svolta, anche se ad oggi la situazione è ancora in divenire. A febbraio dovrebbe infatti essere approvato il Dpcm che organizzerà gli incentivi per il settore auto. Si parla di un totale di 930 milioni di euro messi sul piatto dal Governo per contribuire a svecchiare e rendere meno inquinante il parco autovetture italiano. Com’è facile immaginare, i maggior vantaggi saranno riservati a chi deciderà di sostituire un’auto molto inquinante con un veicolo a basse o nulle emissioni.
Per ciò che riguarda le auto elettriche, l’agevolazione riguarderà i modelli con costo di listino inferiore ai 35.000 euro Iva esclusa. Senza rottamazione di un’auto di proprietà, l’incentivo potrà essere di 6.000 euro, destinato a persone fisiche e giuridiche, che potrà salire a 7.500 in caso di persone fisiche con ISEE inferiore a 30.000 euro. Sulle base delle anticipazioni questa agevolazione potrà aumentare in caso di rottamazione in base al livello di emissioni del veicolo rottamato. Si andrà dai 9.000 euro in caso di rottamazione di un’auto Euro 4 fino agli 11.000 per un’auto Euro 2 o inferiore, cifre aumentate del 25% (rispettivamente 11.250 e 13.750) nel caso l’acquirente abbia un ISEE sotto i 30.000 euro.
Potrebbero beneficiare degli incentivi (variabili tra i 4.000 e i 10.000) anche i modelli di veicoli ibridi plug-in con emissioni di anidride carbonica comprese tra 21 e 60 grammi per chilometro e prezzo Iva esclusa fino a 45.000 euro.
In prospettiva queste misure potrebbero portare anche al rinnovamento delle flotte aziendali che a loro volta potrebbero alimentare il mercato dell’usato a zero emissioni, uno strumento interessante per avvicinare sempre più persone a questa tecnologia.
Incentivi 2024 per moto e scooter elettrici
Accanto agli incentivi per le auto ibride ed elettriche, l’Ecobonus riguarda anche l’acquisto di moto e scooter elettrici: se si vuole acquistarne uno è possibile ricevere uno sconto del 40% del prezzo d’acquisto (fino a 4.000 euro) con veicolo da rottamare appartenente a una classe inferiore a Euro 3; in assenza di veicolo da rottamare, l’Ecobonus è pari al 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro.
Il Bonus Retrofit Elettrico è una misura introdotta nel 2023 che consiste in un contributo del 60% sulle spese sostenute per la riqualificazione elettrica di veicoli adibiti al trasporto di persone e merci.
Nello specifico, possono richiedere questa agevolazione tutti coloro che hanno eseguito un intervento di sostituzione del motore endotermico con un sistema di alimentazione elettrica. Tuttavia, possono presentare domanda soltanto coloro che hanno eseguito queste operazioni tra il 10 novembre 2021 e il 31 dicembre 2022.
Presentando apposita domanda sulla piattaforma gestita da Consap è possibile ottenere fino a 3.500 euro di rimborso.
Sul lato infrastrutture, resta in vigore anche per il 2024 il Bonus per le colonnine di ricarica. Esso consiste in un contributo pari all’80% della spesa totale per l’acquisto e installazione di infrastrutture dedicate alla ricarica di veicoli elettrici effettuate nel 2023. Questa agevolazione può essere richiesta sia dai privati che dai condomini. A seconda del beneficiario, il limite massimo varia: per i primi è di 1.500 euro e per i secondi è pari a 8.000 euro.
Mobilità sostenibile: i contributi locali
A fianco delle misure incentivanti attive a livello nazionale, molte Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni hanno introdotto forme diverse di sostegno alla mobilità sostenibile. Si va da ulteriori contributi all’acquisto che si sommano agli incentivi nazionali all’esenzione delle tasse di immatricolazione e/o del bollo auto per un periodo di tempo determinato o indeterminato, dalla possibilità di accedere alle ZTL urbane con i veicoli elettrici a misure che facilitano l’acquisto di scooter elettrici ed e-bike.