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Ritiro dedicato: cos’è e come accedervi

Il Ritiro dedicato (chiamato anche RID) è una modalità semplificata che permette a chi possiede un impianto fotovoltaico di commercializzare l’energia elettrica in eccesso, quindi di ottenerne un guadagno. Questo sistema è stato attivato nel 2008 dal GSE (Gestore Servizi Energetici), che corrisponde al produttore di energia un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete. Vediamo nel dettaglio come funziona esattamente e come è possibile accedervi.

 

Come funziona il Ritiro Dedicato?

A differenza dello Scambio sul Posto, che si basa su un meccanismo di rimborsi, il Ritiro Dedicato è una vendita di energia a tutti gli effetti, dove il venditore è il produttore (ad esempio un soggetto che ha dotato la propria abitazione di un impianto fotovoltaico) mentre l’acquirente è il Gestore Servizi Energetici (GSE). In pratica il produttore vende al GSE la quota di energia prodotta e non utilizzata, dietro un compenso economico. In questo caso il pagamento avviene mensilmente e le tariffe vengono comunicate annualmente dal GSE.

Illustrazione rivendita energia prodotta da fotovoltaico da tetto

L’attivazione avviene con modalità analoghe allo Scambio sul Posto; anche in questo caso il contratto è di 1 anno solare (si conclude quindi il 31 dicembre di ogni anno), tacitamente rinnovato con possibilità di recesso da parte del produttore esattamente come avviene per lo Scambio sul Posto.

 

Chi può accedere al Ritiro Dedicato?

Le categorie che possono accedere al Ritiro Dedicato sono molto più ampie di quelle ammesse per lo Scambio sul Posto e comprendono:

  • Impianti di qualsiasi potenza alimentati dalle seguenti fonti rinnovabili: eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica.
  • Impianti di potenza inferiore ai 10 MW alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili;
  • Impianti di potenza uguale o superiore ai 10 MW quando alimentati da fonti rinnovabili diverse dalle precedenti.
  • Impianti di potenza apparente nominale inferiore ai 10 MW alimentati da fonti non rinnovabili.

Sono esclusi gli impianti per cui viene riconosciuta una tariffa omnicomprensiva, come gli impianti fotovoltaici incentivati dal D.M del 5 luglio 2012 o dal D.M. 5 maggio 2011.

 

Quanto paga il GSE a kw per il Ritiro Dedicato?

Chi aderisce al Ritiro Dedicato può scegliere tra due differenti regimi, con alcune limitazioni:

  • Prezzo Zonale Orario (PO). È un prezzo dinamico, determinato dal mercato, che varia a seconda di alcuni parametri quali il territorio, dove si trova l’impianto di produzione e l’ora della giornata in cui l'energia viene immessa nella rete elettrica.
  • Prezzi Minimi garantiti (PMG). Si tratta di un compenso al kWh stabilito annualmente dall’Autorità per l’Energia (ARERA) che dipende dalla fonte e dalla quantità di energia ritirata ogni anno.

 

Quali sono le principali differenze tra Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato?

Lo Scambio sul Posto prevede un meccanismo di compensazione tra energia ceduta alla rete e consumata, mentre il Ritiro Dedicato è un sistema diretto di vendita dell’energia. Il primo sistema quindi è più indicato per i piccoli impianti residenziali, mentre il secondo è più conveniente nel caso di impianto di dimensioni maggiori, dove c’è una grande produzione di energia e un autoconsumo limitato, se non addirittura nullo.